Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Evento in collaborazione con Librerie.coop Ambasciatori.
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Evento in collaborazione con Librerie.coop Ambasciatori.
Il capo del nostro governo, circondato dall’affetto dei suoi entusiasti sostenitori, ha appena archiviato il libro fra le cose ormai inutili di questa nostra epoca. Nello stesso tempo ha esaltato le tecnologie che ci porteranno, a suo insindacabile giudizio, verso il paradiso di un mondo nuovo. Non del tutto soddisfatto ha sollevato in aria e mostrato, con un’enfasi esagerata, quanto siano utili tali gioielli regalando uno spot, spero non richiesto, ai fabbricanti di sempre nuovi giochini tecnologici. I più dei quali serviranno solo ad arricchire i costruttori.
Poco dopo è stata proprio la stessa tecnologia a rovinargli l’effetto facendo scorrere davanti al mondo intero le scene tragiche del fallimento della cosiddetta società civile. Dimostrazione di quanto poco ci sia di civile nella società che ci stanno preparando.
Accaduto a Parigi nella notte fa il 13 e 14 novembre dell’anno 2015.
A futura memoria.
Con un bellissimo quadro del pittore Pippo Consoli (1919 – 2010) dedicato proprio alla strage di Portella della Ginestra è stata pubblicata la locandina della 2 giorni di incontri organizzati a Viterbo cui parteciperanno – come annunciato da tempo – Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini.
Ma andiamo con ordine. Le date sono finalmente e definitivamente fissate per i giorni sabato 21 e domenica 22 febbraio 2015.
Di seguito, luoghi e orari degli incontri.
Sabato 21 ore 9:30 alla Sala Regia di piazza del Plebiscito
Indirizzi di saluto: Direzione Generale Archivi, Direzione Archivio di Stato di Viterbo, Comune di Viterbo, Comune di Piana degli Albanesi, Camera del Lavoro di Viterbo, Segreteria Regionale CGIL Roma e Lazio, SPI Sicilia, Associazione familiari delle vittime. Memoria e Cultura in evoluzione, Esperienze a confronto: Distretto Sociale Evoluto di Messina, Centro Doc. Portella della Ginestra, Cultura Produttiva, Rete Archivi per non dimenticare.
Presentazione Atti del convegno “Portella della Ginestra, un processo in mostra”. Dal 17 /18 Aprile 2012 – Portella della Ginestra e il processo di Viterbo – Politica, memoria e uso pubblico della storia ( 1947-2012), a cura di Sante Cruciani, Maria Paola Del Rossi, Manuela Claudiani, Ediesse, 2014.
Saranno presenti i curatori. Relatore: Adolfo Pepe, Direttore scientifico Fondazione Di Vittorio. Presiede e coordina: Carlo Ghezzi, Presidenza Fondazione Di Vittorio.
Patrocinio e Contributo: Città di Viterbo.
Sabato 21 ore 15:00 Sala Alessandro IV, in piazza San Lorenzo
La forza della memoria: arti espressive a confronto.
Coordina: Manuela Claudiani, Archivio di Stato di Viterbo.
Partecipano (in ordine alfabetico): Paolo Benvenuti – Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico.
Pasquale Beneduce – docente UNICLAM OFFI.CINE Artestoriadiritto.
Ettore De Concilis – Pittore e scultore – Autore del Memoriale di Portella della Ginestra.
Francesco Guccini – Musicista, cantautore, scrittore.
Franco Insalaco – Autore di saggi filosofici e testi poetici.
Loriano Macchiavelli – Scrittore.
Andrea Romoli – Critico.
Fabio Stassi – Scrittore.
Presso la sala Alessandro IV sarà esposta la mostra multimediale:
Politica, Memoria, Uso pubblico della Storia (1947 – 2012) a cura di Sante Cruciani, Maria Paola Del Rossi, Edmondo Montali.
Contributo: Fondazione Carivit, BCC Roma, Unindustria Roma – Frosinone – Latina – Rieti – Viterbo, Enerpetroli, Bluégas, Funzione Pubblica CGIL Roma e Lazio, CGIL Viterbo.
Domenica 22 febbraio, ore 11:00 Teatro San Leonardo, via Cavour, 9
Francesco Guccini e Loriano Machiavelli parlano del libro “La pioggia fa sul serio” Romanzo di frane ed altri delitti.
Li intervista Fabio Stassi.
Contributo: Fondazione Carivit, BCC Roma, Unindustria Roma – Frosinone – Latina – Rieti – Viterbo, Enerpetroli, Bluégas, Funzione Pubblica CGIL Roma e Lazio, CGIL Viterbo.
Per info:
ma***************@be***********.it
Tel. 0761 2531.40/44
ma********@al***.it
va**********@gm***.com
www.archiviodistato.beniculturali.it
www.caffeinacultura.it
Facebook: portelladellaginestraviterbo
Con il sostegno di:
MIBACT, DGA – Direzione Generale Archivi, Archivio di Stato di Viterbo, Università degli Studi della Tuscia, Caffeina Festival, FGV – Fondazione Giuseppe di Vittorio
Alla fine è successo.
Sarti Antonio è talmente tenace, aggrappato alla sua vita (seppur letteraria) da superare la boa dei fatidici 40 anni.
A dispetto di tutto e di tutti, persino del suo creatore, che già molti anni fa lo voleva ammazzare. Succedeva nel 1987: Stop per Sarti Antonio (Cappelli Editore).
Invece, lo ritroviamo nel 2014 in questo “Sarti Antonio: rapiti si nasce” (Garzanti Stile libero BIG) alle prese con le sue contraddizioni, rinchiuso in una topaia non si sa dove, da chi e soprattutto perché.
La forzata clausura gli dà modo di riflettere su tante cose, riandare con la mente ad alcuni “casi” di cui si è occupato in passato.
Indagando avrò pestato i piedi a qualcuno di troppo. Ma chi ?
Ecco, a proposito: lo squinternato questurino bolognese qui si esprime in prima persona, contrariamente al solito. Effettivamente, trattandosi di occasione per un bilancio e un esame di coscienza, in terza persona non avrebbe avuto senso.
Il romanzo si trova già nelle librerie – curato egregiamente dalla brava scrittrice ed editor Rosella Pastorino – per festeggiare l’importante compleanno ma soprattutto per aver eguagliato la carriera italiana dell’illustre collega francese Jules Maigret. Loriano Macchiavelli nella seconda di copertina ribadisce: “Se nel 1974 mi avessero pronosticato che il mio personaggio sarebbe vissuto quanto Jules Maigret, ci avrei riso sopra. Adesso farò di tutto perché viva più a lungo del commissario francese. Sarebbe una bella soddisfazione. Se i lettori ci daranno una mano. A me e a Sarti Antonio, sergente.”
In occasione della presentazione del libro a Bologna, in compagnia del giornalista RAI, scrittore e critico letterario Pier Damiano Ori, Loriano Macchiavelli spiega che, pur trattandosi di un “ripescaggio” del romanzo “Rapiti si nasce” pubblicato, inedito, nell’omnibus “Sarti Antonio un diavolo per capello” (Garzanti Vallardi, 1985) assieme a due ristampe, l’aggiunta del capitolo zero e di 3 flashback lo eleggono al ruolo di nuovo romanzo.
Resta da sapere da chi e perché il povero Sarti Antonio si ritrova prigioniero in una cantina buia e puzzolente, grazie ad un caffè drogato (quale migliore esca…), dopo essere stato minacciato al telefono, con la promessa di venir gambizzato appena metterà il naso fuori di casa.
Seguendo le sue riflessioni e aiutati dalla sua memoria di ferro, arriveremo alla soluzione degli enigmi?
Non vi resta che verificare di persona.
f.z.
“Ci sono molti modi per scendere nei sotterranei di Bologna e potrei dirveli tutti, ma che ve ne fareste? La strada più comoda è via dell’Inferno 10. Un condominio con il portone di strada da aprire, ma per Pellicano non è un problema. Conosce la serratura a occhi chiusi”.
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Sta arrivando nelle librerie E a chi resta, arrivederci , un’antologia di racconti proposta da Einaudi nella collana STILE LIBERO EXTRA.
Per l’occasione Loriano si è confrontato con la figlia Sabina, raffinata curatrice e autrice a sua volta di articoli e racconti per riviste, quotidiani e antologie.
Sabina Macchiavelli tiene anche corsi di scrittura creativa.
Qui si ritrova a intessere un dialogo col padre sul tema dell’inferno intorno a noi.
Inferno che c’è, eccome. Difficile da riconoscere perché sommerso, nascosto, volutamente dimenticato. Così confrontano le esperienze di chi ha vissuto e conosciuto sulla propria pelle l’atrocità della guerra e la rivive nella sofferenza di oggi. Dall’altra parte ecco lo sguardo di chi cerca nelle storie delle persone che incontra una risposta alle domande più difficili. L’orrore del secondo conflitto mondiale si riflette nei massacri che hanno devastato i Balcani. I sotterranei di Bologna, dove una famiglia clandestina festeggia il Natale con un improbabile cenone, sono bui come la tossicodipendenza in cui finisce una coppia di innamorati. E come non vedere un parallelo tra le ruspe che, in nome della legge, trasformate in carri armati straziano e cancellano una baraccopoli e la famiglia di sfollati in fuga da una strage nazista ?
C’è, come in ogni inferno, la solidarietà possibile: il gesto di Sarti Antonio, sergente, che porta da mangiare ai nomadi. Ma c’è soprattutto la memoria di ciò che è stato, da difendere da ogni tentativo di rimozione.
Un inedito dialogo tra padre e figlia in 22 storie, un incontro tra generazioni che racconta come è cambiato il nostro Paese.
In uscita il 17 settembre 2013.
Nella sezione Interviste del sito l’incontro di Sabina e Loriano Macchiavelli con Erika Zini di CIAOradioTV, nella rubrica BookMania, in onda il 23 novembre 2013.