Editore

L’editore

1) L’editore italiano in genere sa fare il suo mestiere?

Risposta:

Dipende da cosa si intende per fare il suo mestiere. Se, come pensa la maggioranza, mestiere è fare soldi, ci sono editori che lo sanno fare più che bene e altri che a volte ci riescono e a volte no. E questi ultimi possono anche avere belle soddisfazioni, ma finiscono per fallire.
Se fare il proprio mestiere significa conoscere l’editoria e la scrittura e la lettura; sapere che cos’è un libro e perfino leggerlo, a prescindere dall’autore, dare suggerimenti all’autore con cognizione di causa e tutto il resto che porta via solo tempo, be’, allora ce ne sono rimasti pochi.
Ne conosco alcuni e li amo perché sono un genere in estinzione.

2) E’ da considerare un intellettuale e un organismo di promozione culturale oppure un imprenditore e una società a scopo di lucro?

Risposta:

Anche qui occorre distinguere. Ma non voglio continuare a fare polemica. Diciamo che io credo che un buon editore dovrebbe essere insieme un intellettuale, uno strumento di produzione culturale e, infine ma importante, anche un imprenditore perché nessuno, con tempi che corrono, può chiedere al prossimo di mettere in ballo il proprio denaro senza prospettive di guadagno. Mi piacerebbe escludere la società a scopo di lucro, ma non so se verrei apprezzato. Nel senso che verrei preso per un ingenuo.

3) Quanto è rimasto del rischio d’impresa in una casa editrice?

Risposta:

Potrei provare a sbilanciarmi se riuscissi a leggere i bilanci delle case editrici.

4) Pubblicare presso un grande editore è garanzia di maggiore successo o solo di maggiore visibilità?

Risposta:

So di romanzi (o semplicemente libri) usciti con un grande editore e che si sono poi rivelati per colossali e inaspettati fallimenti. Potrei fare dei nomi, ma sono un mite e non mi servono nemici.
So anche di romanzi usciti da piccoli editori che sono poi diventati altrettanto inaspettati successi.

5) La scomparsa della figura storica del direttore di collana che non era mai un editore ha svilito l’attività editoriale in un esercizio commerciale o non ha prodotto alcun mutamento?

Risposta:

Perché non ha prodotto alcun mutamento? Intanto l’editore ha di sicuro risparmiato lo stipendio per il direttore della collana. E se vi pare poco…

loriano macchiavelli, 29 agosto 2006

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