A OGNUNO LA SUA CROSE

Se i resoconti giornalistici sono veritieri, e non ho motivo per pensare il contrario, la relazione tenuta dal ministro della Difesa Crosetto alla commissione difesa di camera e senato dovrebbe, più che preoccuparci, allarmarci. A sentir lui, il nostro futuro esercito dovrà essere: più forte, meno frenato da vincoli legislativi, più finanziato e percepito non più come “costoso”, ma utile e “fecondo” per lo sviluppo del Paese, creando così una nuova “cultura della Difesa”.
Quando mai, nella storia dell’umanità,  un esercito è stato utile e fecondo per lo sviluppo del paese? Se le parole hanno un senso, meno frenato da vincoli legislativi significa che l’esercito potrà agire anche al di fuori di quelle che sono le leggi attuali.  Il che significa, ancora, che il governo provvederà a emanarne di opportune in armonia con una nuova cultura della Difesa. Leggi che prevedano come “la rapidità militare non debba scontrarsi con vincoli legislativi”.
Parole pesanti pronunciate da un ministro, quindi con effetti certi, che prefigurano un futuro terribile. Dichiarazioni gravissime che In un passato non lontano dall’attuale, avrebbero fatto scendere in piazza i cittadini in difesa della Costituzione.
Oggi no. Si plaudirà al ministro illuminato riformatore del concetto di esercito nell’era moderna.
Nota a margine di una notizia passata come acqua fresca:
in dialetto crose significhi croce. A noi non è toccata una crose non da poco. Una vera e propria crosetto(na) con tanto di legni pesanti e robuste e ben inchiavardate ferle. Ci manca la corona di spine sulla fronte. Pazienza: la stanno confezionando in alto loco.
macchia

7 commenti su “A OGNUNO LA SUA CROSE”

  1. Posso consigliarti di guardare La fine dell’equilibrio di Yalta di Mirko Campochiari conosciuto anche come Parabellum? Lo trovi su youtube

    1. Ti ringrazio per la segnalazione. Qualcosa conoscevo già di quello che ho visto e sentito. Ma c’è un problema di fondo. Si parte dal concetto che nel mondo ci saranno sempre dei confini da tutelare, delle frontiere da difendere e che l’altro, quello che sta oltre i confini, sia potenzialmente un nemico. E se prendiamo la storia dell’umanità, nel futuro non possono che esserci le armi. Io penso a un mondo dove non ci siano confini da tutelare, frontiere da difendere e dove l’uomo, da qualunque parte abiti, sia amico dell’uomo. Non sarà certo il mio tempo, ma il futuro non potrà che essere così. O non ci sarà.
      macch.

  2. Purtroppo gli ultimi avvenimenti fanno capire che, con certi paesi relativamente vicini, è meglio armarsi. Non solo la Russia, ma anche la Turchia. Un invasione da parte loro a certi potrebbe anche far piacere (decisioni prese dall’alto, intolleranza nei confronti degli lgbt, blocco dei blog non graditi tipo questo ecc

    1. Anche se io fossi d’accordo, caro Giancarlo, (e non lo sono: con i vicini è meglio discutere che spararsi), è un bel vivere quello che prospetti?
      macchia
      PS. e non mi rispondere che se quelli sparano è meglio armarsi che discutere. Non la finiremmo più-
      macch.
      PPS. Se il mio blog risultasse sgradito, non importerebbe sparare, basterebbe non frequentarlo.
      macch.

      1. Mai detto che il tuo blog mi sia sgradito, facevo un esempio. Per il resto non è un bel vivere, ma realisticamente questo è

        1. Per il blog, caro Giancarlo, non alludevo a te. So che molto di ciò che scrivo non è condiviso. Il che non mi scoraggia. Siamo nati per lottare e ognuno lo fa con i mezzi che ha.
          macch.

  3. E dire che un tempo abbiamo lottato per l’obiezione di coscienza , abbiamo creduto nella non violenza…….
    Adesso c’è chi ripropone le leva militare e chi teorizza che l’esercito e la difesa saranno il motore del futuro o giù di lì!
    Non c’è solo da preoccuparsi, c’è da inorridire…..fra un pò sentiremo dire che il colpo di stato militare è la migliore riforma per la politica!

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